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Le maschere facciali ad uso medico hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell’ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.. Sono utilizzate in ambiente ospedaliero e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc). Le maschere, per essere sicure, devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019. La norma specifica i requisiti di fabbricazione, progettazione, prestazione e i metodi di prova, come:

  • EFFICIENZA DI FILTRAZIONE BATTERICA (BFE)
  • RESPIRABILITÀ (PRESSIONE DIFFERENZIALE)
  • PULIZIA MICROBICA
  • RESISTENZA A SCHIZZI LIQUIDI

La norma tecnica classifica le mascherine chirurgiche in due categorie (tipo I e tipo II) in base alla loro capacità di filtrazione batterica (BFE). Il tipo II è ulteriormente suddivisa a seconda dellacapacità di resistenza agli schizzi; la “R” indica laresistenza agli schizzi.

Tale norma non si applica ai dispositivi di protezione individuale (DPI)

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